Il Terzo Superiore del Viso: Filler e Botulino per le rughe di fronte e contorno occhi
In medicina estetica, il volto viene suddiviso in tre aree specifiche da trattare:
- terzo superiore, la zona che include la fronte, gli occhi, le palpebre superiori e inferiori.
- terzo medio, che comprende le guance e gli zigomi
- terzo inferiore, ossia la zona peribuccale (labbro inferiore, mandibola, collo e mento).
Il terzo superiore è la parte più soggetta alla formazione delle rughe, a causa di tutti quei micromovimenti (anche involontari) che si compiono durante la giornata, come ad esempio corrugare la fronte, strizzare gli occhi e così via.
Purtroppo, tali gesti, con il tempo, lasciano segni permanenti sulla pelle, ma grazie alla medicina estetica è possibile intervenire mediante diversi trattamenti per attenuare le cosiddette “rughe d’espressione” e donare nuovamente al viso un aspetto riposato e alla pelle un tono più elastico, disteso e uniforme.
Il terzo superiore del viso: botulino a effetto naturale
Uno dei rimedi più efficaci per eliminare le rughe provocate dalla mimica del viso e i tipici segni dell’invecchiamento è il botulino, anche noto come botox o tossina botulinica.
La tossina botulinica è creata dalla fermentazione dei batteri Clostridium botulinum e ha 7 sierotipi di AG; tuttavia, i tipi A e B sono quelli utilizzati per le applicazioni cosmetiche.
Soprattutto negli ultimi anni, le iniezioni di botulino hanno avuto un grande successo poiché garantiscono risultati efficaci senza danneggiare, stravolgere e modificare i tratti somatici del viso.
Le infiltrazioni di botulino hanno, infatti, la capacità di distendere e rilassare i muscoli del viso, rinfrescando le aree interessate senza toglierne l’espressività.
Il botulino è un farmaco che può essere iniettato regolarmente e a piccole dosi intorno agli occhi e in tutta la zona della fronte, cioè quelle aree del viso che sono state sottoposte per lunghi periodi allo stress delle contrazioni muscolari.
Il trattamento è doloroso?
Le punture di botox, che solitamente durano 15-20 minuti al massimo, nella maggior parte dei casi, sono indolore; per cui non si ritiene necessaria l’anestesia locale della zona da trattare.
Cosa si può fare se la pelle è “spessa”?
Con il termine “spessa”, in genere si fa riferimento a una pelle dal tono irregolare che presenta pori dilatati e particolarmente accentuati.
Quando la cute è spessa, dunque, è consigliabile effettuare un trattamento combinato non aggressivo che includa sia il botox che il filler a base di acido ialuronico.
In tal modo, mentre la tossina botulinica distende la cute, l’acido ialuronico aiuta a rigenerare i tessuti, conferendo alla pelle un effetto lifting immediato.
Tuttavia, quando la pelle è spessa, è consigliabile anche effettuare uno scrub fai da te alla settimana: basta massaggiare con una spugna in fibra naturale, un gel con microgranuli sulla pelle umida al fine di rimuovere tutte le cellule morte e poi idratare la cute con una buona crema specifica.
Un altro trattamento per la pelle “spessa”, usato in medicina, è il peeling chimico: viene applicata sul viso per pochi minuti una soluzione a base di acidi naturali (ricavati da piante e frutti) per esfoliare la pelle e donare al viso un tono più elastico e disteso.
Si tratta di un’azione indolore oppure si avverte solo un leggero pizzicore che si attenua nel giro di pochi minuti.
Cosa si può fare per migliorare lo “sguardo stanco”?
Con l’espressione “sguardo stanco“, in genere si fa riferimento alla condizione in cui la regione perioculare appare come “svuotata”.
Quando lo sguardo è “stanco”, sono frequenti le occhiaie, evidenziate, in particolar modo, da solchi lacrimali importanti.
In questi casi, è possibile intervenire in tre step: con la tossina botulinica si regala freschezza allo sguardo, quindi si iniettano “pilastri” di acido ialuronico con funzione di sostegno nell’area degli zigomi, molto spesso “svuotata”.
Il terzo superiore del viso: il ringiovanimento globale
Quando iniziano a comparire le rughe d’espressione nella zona del terzo superiore del viso, si sconsiglia di trattare la singola area, bensì sarebbe opportuno impostare un programma di ringiovanimento globale del volto.
Il programma include sedute di:
- biorivitalizzazione
- bio-ridensificazione della cute.
La biorivitalizzazione ha come obiettivo quello di migliorare i lineamenti del viso e le caratteristiche cutanee mediante infiltrazioni intradermiche di substrati chiave per la fisiologica funzione di proliferazione e secrezione dei fibroblasti.
I fibroblasti sono le cellule predominanti del derma, le quali producono il tessuto connettivo extracellulare, fondamentale per mantenere un aspetto cutaneo sano e giovane.
Le principali sostanze contenute nei biorivitalizzanti di comune impiego ambulatoriale includono:
- acido ialuronico libero o debolmente cross-linkato
- collagene di derivazione biosintetica
- aminoacidi
- vitamine
- polinucleotidi
- minerali
- antiossidanti
- altre sostanze di origine autologa.
La bio ridensificazione della cute, invece, è una procedura che ha come scopo quello di ridensificare (appunto) il derma grazie all’apporto dei suoi nutrienti costitutivi.
Le sostanze iniettate nella cute sono in tutto 16, e includono:
- acido ialuronico libero non cross-linkato (15 mg/ml)
- complesso dermo ristrutturante che comprende 14 composti sinergici naturalmente presenti nel derma (3 antiossidanti, 8 aminoacidi, 2 minerali e la vitamina B6).
Tossina botulinica: possibili effetti collaterali
Nonostante le infiltrazioni di botulino siano considerate piuttosto sicure, possono (in alcuni casi) manifestarsi anche alcuni possibili effetti collaterali.
Nei casi più lievi, gli effetti indesiderati includono:
- gonfiore
- leggero sanguinamento
- eritema
- lividi
- dolore nei siti di iniezione.
Tuttavia, il botulino può dare origini anche a effetti collaterali di natura più seria, come ad esempio: mal di testa, nausea, vomito, secchezza oculare, reazioni allergiche, vertigini, atrofia muscolare, ecc.
Chi deve evitare il botulino?
Prima di effettuare le iniezioni di botox, viene svolta una visita preliminare al fine di evitare che il paziente possa riscontrare i possibili effetti indesiderati menzionati poc’anzi.
Coloro a cui si sconsigliano, infatti, le infiltrazioni di botox sono le persone che:
- hanno allergie
- hanno la sindrome di Eaton Lambert
- hanno infezioni o infiammazioni nella zona da trattare
- sono in fase di allattamento oppure in gravidanza
- sono in terapia antibiotica.