Spuntini fuori pasto

È giusto e salutare fare spuntini nel corso della giornata?

La maggior parte dei nutrizionisti  sostengono che nell’ambito di una dieta equilibrata i pasti dovrebbero essere almeno cinque: la prima colazione, lo spuntino di metà mattina, il pranzo, la merenda e la cena. Uno studio pubblicato sul Journal of the American Dietetic Association conferma come l’abitudine a consumare spuntini non solo non è sbagliata, ma è utile all’organismo e può  aiutare a perdere peso, a patto però che tra colazione e pranzo e fra pranzo e cena passi un intervallo abbastanza lungo.

In questo caso lo spuntino è indispensabile per non arrivare con un appetito incontrollato al pasto principale. Molto importante, comunque, è anche cosa e quanto si mangia tra i pasti: spuntino di metà mattina e merenda del pomeriggio dovrebbero coprire, secondo le indicazioni di nutrizionisti, il 5-7% dell’energia che deriva dall’intera alimentazione quotidiana. Le regole fondamentali sono come sempre varietà e moderazione: scegliere ogni giorno uno spuntino diverso e, soprattutto, fare molta attenzione alle porzioni. Non è un caso se lo slogan scelto a New York per la nuova campagna antiobesità è “riduci le porzioni, riduci il rischio”.

In Italia siamo relativamente fortunati perché da tempo l’industria alimentare si è adoperata per creare e commercializzare una grande varietà di piccoli fuoripasto monodose a base di farine di cereali, uova, latte, zucchero, frutta, cacao, e/o altri ingredienti che, per composizione nutrizionale e peso, sono adatti ad essere consumati come spuntino (ogni porzione fornisce in media tra le 100 e le 150 calorie). Già confezionati in singole porzioni, sono dotati di un’ etichetta nutrizionale che ne facilità la scelta da parte del consumatore.

Fonte:
Kong A, Beresford SA, Alfano CM, Foster-Schubert KE, Neuhouser ML, Johnson DB, Duggan C, Wang CY, Xiao L, Bain CE, McTiernan A. Associations between snacking and weight loss and nutrient intake among postmenopausal overweight to obese women in a dietary weight-loss intervention. J Am Diet Assoc. 2011 Dec;111(12):1898-903

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