Pisolini: come e quando

Anche se chiudere gli occhi per qualche minuto in una giornata pesante può sembrare una buona idea, è importante considerare gli effetti che un pisolino può avere. Il momento della giornata e la lunghezza della dormita possono infatti dare benefici o problemi.

Prima di tutto è importante capire perché stiamo andando a riposarci: se abbiamo fatto il turno notturno oppure se siamo una neomamma abbiamo le nostre buone ragioni per fare un pisolino.
Se invece  avvertiamo come necessario fare una pausa ogni giorno per tirare avanti potremmo avere a che fare con un problema più grave che richiede un’indagine medica.

Le cause della sonnolenza

Le cause della sonnolenza possono variare da un disturbo del sonno, all’apnea notturna agli effetti collaterali di una nuova medicina.

I problemi causati dai pisolini includono:

  • Inerzia da sonno, cioè quando ci si sveglia confusi e disorientati, il che può creare problemi nell’attenersi alle attività della giornata.
  • Problemi nel sonno notturno se ci si riposa troppo a lungo o troppo a ridosso delle ore serali. In caso di insonnia o sonno notturno di cattiva qualità è bene provare a non fare sonnellini giornalieri o mantenerli brevi in modo che non interferiscano con il riposo della notte.

I benefici dei pisolini

I pisolini hanno anche molti benefici per la salute, tra cui:

  • miglior umore
  • migliori performance mentali, tra cui un miglior tempo di reazione e memoria
  • maggior allerta
  • affaticamento ridotto
  • miglior rilassamento

Quando fare un pisolino?

Esistono poi momenti in cui è più conveniente dormire, ad esempio:

  • se stiamo provando un periodo di affaticamento, prestando attenzione ai sintomi per evitare seri problemi di salute
  • se ci prepariamo ad un momento di mancanza di sonno
  • se vogliamo rendere il pisolino un’abitudine giornaliera pianificata per migliorare la nostra routine e produttività

Come rendere più efficaci i pisolini?

Per rendere i pisolini più efficaci possiamo seguire alcuni suggerimenti:

  • prefissarsi una certa quantità di tempo per evitare di svegliarsi confusi. La durata ideale di un riposo è tra i 15 e i 30 minuti
  • pianificare di riposare nel primo pomeriggio, ovvero la parte del giorno in cui è più probabile avere cali di attenzione o sonnolenza post-prandiale. Inoltre è anche il momento in cui si rischiano meno interferenze col sonno notturno
  • creare un ambiente tranquillo, eliminando le distrazioni, scegliendo un luogo silenzioso, comodo e con poca luce
  • darsi tempo di svegliarsi e riprendersi prima di ricominciare le attività della giornata
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