Medicina estetica ed esfoliazione accelerata della pelle: ecco qualche curiosità sui Peeling Chimici
La pelle è un organo dinamico, pertanto in continuo rinnovamento. Ogni giorno, dallo strato corneo (lo strato più esterno dell’epidermide) vengono eliminate tantissime cellule, con un ricambio cellulare completo che si verifica in 28 giorni circa. Il peeling chimico consente un’accelerata esfoliazione della pelle, vale a dire una vera e propria rigenerazione tessutale.
Come già specificato in un altro articolo del blog, il peeling chimico è un trattamento di skincare efficace e professionale che si esegue in ambulatorio medico e che prevede l’uso di un acido, a varie concentrazioni, specifico per il tipo di inestetismo che si deve trattare.
I peeling chimici sono quelli più comuni, in quanto formulati con particolari acidi esfolianti solitamente ricavati dalla frutta o da altre sostanze presenti in natura. A seconda del tipo di acido utilizzato, si ottengono risultati diversi.
Distinguiamo due tipologie di acidi esfolianti:
- Alfa-idrossiacidi: gli acidi organici più utilizzati in medicina estetica. Hanno la capacità di rimuovere lo strato corneo, eliminando, dunque, l’aspetto spento della pelle e stimolando il ricambio cellulare. Questi acidi sono utili anche per le cicatrici post-acneiche e per le smagliature. I più comuni sono l’acido lattico, l’acido citrico (derivato dagli agrumi), l’acido glicolico (derivato dalla canna da zucchero) e l’acido mandelico (derivato dalle mandorle).
- Beta-idrossiacidi: gli acidi organici perfetti per chi ha una cute seborroica e acneica. Il più comune è l’acido salicilico, indicato anche in fase di acne attiva, grazie alla sua azione antinfiammatoria e antibatterica. L’acido piruvico (presente nelle mele, nella frutta fermentata e nell’aceto) è il secondo più utilizzato ed è anche un ottimo antimicrobico.
Oltre per la tipologia di acido utilizzato, i peeling chimici sono classificati anche in base alla profondità dell’azione. Essi possono essere:
- Molto superficiali (come quelli con acido mandelico e salicilico)
- Superficiali (come quelli con acido glicolico 20-50%)
- Medi (come quelli a base di acido tricloracetico e acido glicolico 70%)
- Profondi (come quelli a base di fenolo)
I peeling chimici molto superficiali e quelli superficiali si fermano all’epidermide, lo strato più esterno della pelle e per questo riescono a migliorare la texture cutanea. I peeling chimici medi interessano sia l’epidermide sia il derma superficiale, dunque sono impiegati per il trattamento di macchie senili, per l’invecchiamento cutaneo e per le smagliature. Dulcis in fundo, i peeling chimici profondi sono utilizzati per le rughe profonde e per le cicatrici.
Peeling Chimici e soluzioni “fai da te”: facciamo chiarezza!
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, i peeling chimici, a seconda della tipologia di acidi esfolianti e della loro intensità, sono molto utili per combattere rughe, smagliature, invecchiamento cutaneo e per restituire un generale miglioramento dell’aspetto della pelle. I peeling chimici, però, si rivelano efficaci anche nel trattamento di altri inestetismi come cheratosi, discromie, iperpigmentazioni, melasma, cicatrici postacneiche e acne volgare.
Bisogna precisare che i peeling chimici non devono essere confusi con le diverse soluzioni per la pulizia del viso fai da te come maschere, scrub e altri prodotti. I peeling chimici sono veri e propri trattamenti medici, utilizzati da specialisti per correggere imperfezioni o come ausilio per il miglioramento di patologie cutanee. Per tali motivi, solo ed esclusivamente il medico specialista può eseguire tutti i tipi di peeling, dal superficiale al profondo.
Inoltre, prima di cimentarsi in un peeling domiciliare (esfoliante, scrub o peeling meccanico) è fondamentale sottoporsi a una visita specialistica, per valutare correttamente tutte le caratteristiche della propria cute. Se non si utilizzano prodotti adatti alla propria pelle, sarà maggiore il rischio di incappare in effetti collaterali indesiderati e disastrosi.