La frutta dopo cena fa ingrassare?
Uno dei luoghi comuni più diffusi in campo alimentare è l’idea che la frutta dopo cena faccia ingrassare, che dia un apporto calorico eccessivo e che crei gonfiore e difficoltà digestive.
Se è vero che alcuni nutrienti possono provocare processi di fermentazione e interferire con una corretta digestione di altri alimenti, non esistono prove scientifiche che sia la frutta in sè a far ingrassare, quanto più che altro la somma delle calorie del pasto in relazione alle calorie che consumiamo. Anzi, due o tre frutti al giorno sono necessari per mantenere l’organismo in salute grazie ai numerosi benefici che possono apportare:
- La frutta può aiutare a controllare la glicemia, perchè il fruttosio assunto a fine pasto viene rilasciato nel sangue più lentamente di quanto non succederebbe se venisse consumato a digiuno, grazie all’aiuto delle fibre del frutto che lo contiene: un rapido picco glicemico porta ad una risposta dell’insulina e del glucagone che produce un ritorno repentino della sensazione di fame.
- Il sapore acido di alcuni frutti (ad esempio agrumi, kiwi, fragole…) è indicatore del loro contenuto in vitamina C, che oltre ad essere benefica in sè contribuisce ad un maggior assorbimento del ferro di origine vegetale. Aiuta inoltre a fermare la sensazione di fame e segnalare la fine del pasto.
- Due/tre porzioni al giorno di frutta aiutano ad abbassare il rischio di malattie come ipertensione, infarto e cancro.
Il consiglio è dunque quello di non eliminare la frutta a fine pasto, ma piuttosto ridurre leggermente le quantità degli altri cibi in modo da non eccedere il fabbisogno calorico quotidiano.