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Lo sport nel bambino è o dovrebbe essere parte integrante.

Ogni bambino ha le proprie capacità e predisposizioni individuali, a volte chiare, altre meno facili da decifrare. Possono capitare casi in cui i genitori si trovino in difficoltà nel tentare di avviare il figlio ad uno sport, perché questo non mostra particolari preferenze o evidenti capacità sportive. Come comportarsi?

la scelta dello sport

Prima di avviare vostro figlio a qualsiasi tipo di sport è consigliabile che lo sottoponiate ad una visita medica generale e alla valutazione di un dottore in scienze motorie. Quest’ultimo potrà analizzare quattro caratteristiche chiave (forza, flessibilità, coordinazione e resistenza) per consigliarvi lo sport più in linea con l’età, la struttura fisica e la condizione di salute del bambino. Tale sport, se praticato con costanza e prudenza, potrà favorire una corretta crescita psicofisica.

Un chiaro esempio di come un bambino può essere correttamente avviato all’attività sportiva è fornito dal progetto “Passaporto Sportivo”, promosso dal Centro Marathon del Dr. Gabriele Rosa, autorevole medico sportivo di campioni olimpionici (soprattutto maratoneti), in collaborazione con l’attività Educazione Nutrizionale Grana Padano. Il progetto, già avviato in alcune scuole della Lombardia, ha l’obiettivo di offrire a migliaia di bambini e bambine dai 6 ai 10 anni l’occasione di poter essere valutati e testati sulle principali qualità fisiche a cui si è accennato sopra e consigliati su quali sport potrebbero praticare, evidenziando predisposizioni, attitudini ed eventuali deficit motori.

i vantaggi dello sport nei bambini

Non esiste uno sport per bambini migliore o peggiore in termini oggettivi. Tutti gli sport ai bambini fanno guadagnare salute psicofisica se, come detto, sono adeguati alla loro struttura fisica e indole. Quale che sia lo sport scelto, però, è importante che i genitori si rendano conto degli innumerevoli vantaggi che darà ai loro figli, tra cui:

  • corretto sviluppo di organi e apparati;
  • crescita armonica del corpo;
  • mantenimento di un peso corporeo adeguato che eviterà la pandemia in costante aumento dell’obesità infantile;
  • prevenzione di importanti patologie tra le quali il diabete e l’ipertensione;
  • miglioramento delle capacità cognitive e del buon umore.

A ciò si aggiunge il fatto che, insieme ad una alimentazione per bambini, lo sport educa i bambini alle buone e sane abitudini che manterranno anche da adulti.

Se desiderate che lo sport sia per loro anche una scuola di vita, avviateli a degli sport di squadra, come pallavolo, calcio, basket ecc: appartenere ad una squadra accresce la capacità di relazionarsi con gli altri, sviluppa valori come la lealtà, la determinazione, il lavoro per obiettivi e l’accettazione delle sconfitte. È però importante dare il giusto peso all’attività sportiva e trascurarla solo perché i nostri impegni o quelli del bambino sono tanti.

Lo sport per il bambino dovrebbe essere un’abitudine costante all’interno delle loro giornate fatte di scuola, amicizie, studio e gioco e va chiaramente calibrato sulle possibilità dei genitori di conciliare sia gli orari dei corsi con quelli del proprio lavoro, sia le proprie disponibilità economiche con la presenza in zona di strutture a prezzi accessibili. Se si riesce a trovare il giusto equilibrio tra questi fattori, lo sport può diventare una delle attività più importanti in fase evolutiva. I genitori quindi non dovrebbero sottovalutare lo sport praticato dai loro figli, anzi dovrebbero accompagnarli in questo percorso fin da tenera età, prima giocando con loro, poi accompagnandoli ai corsi, incentivandoli e sostenendoli nei loro progressi.

per i genitori: cosa fare e non fare

I bambini non sono atleti, ma possibili futuri atleti, pertanto è bene:

  • non volere che i figli soddisfino le necessitàdei genitori o che pratichino lo sport che più piace a mamma o papà; meglio far scegliere loro lo sport che preferiscono, che solitamente si rivela anche quello più adatto;
  • non dar loro obiettivi di vittoria ed eccessiva competizione, ma sostenere il divertimento e l’idea di partecipazione, socializzazione e squadra;
  • non sottoporli a stress fisici eccessivi: un’ora di sport 3-4 volte a settimana in aggiunta all’attività fisica prodotta con il gioco è più che sufficiente. È consigliabile soprattutto iniziare gradualmente per poi far decidere al bambino quanta energia vuole spendere nel suo sport. In una prima fase meglio limitarsi a 2-3 volte alla settimana;
  • garantir loro la massima protezione grazie anche a un abbigliamento specifico: ginocchiere, casco, cavigliere e quant’altro sia necessario a seconda dello sport;
  • non coprirli eccessivamente per evitare un’eccessiva sudorazione, ma coprirli immediatamente dopo lo sport in caso di clima freddo. Proteggerli dal sole nel periodo estivo nelle ore tra le 11 e le 16;
  • non iniziare una gara senza che la digestione sia terminata, ma aspettare almeno 2 o 3 ore dall’ultimo pasto;
  • far loro bere tanta acqua anche durante l’attività sportiva ed in particolare in caso di il clima caldo, ma evitare bevande zuccherate o contenenti caffeina.

l’alimentazione che accompagna lo sport

L’alimentazione del bambino che pratica sport dev’essere equilibrata, ma supportata da più frutta o frullati di frutta fresca per soddisfare la maggiore necessità di minerali e vitamine. Essa deve prevedere il giusto apporto di alimenti come cereali, legumi, frutta, verdura, pesce, latte e derivati, uova e carni magre, e può essere integrata da alimenti per lui importantissimi come il Grana Padano DOP.

Questo formaggio è un concentrato di latte fresco proveniente solo dalla Valle Padana (per produrre un chilo di formaggio servono ben 15 litri di latte), ma ha meno grassi dei derivati del latte intero perché viene parzialmente decremato durante la lavorazione. Il Grana Padano DOP garantisce ai bambini che fanno sport tanti nutrienti essenziali per la loro crescita e per il corretto svolgimento delle loro attività quotidiane:

  • fornisce ottime quantità di proteine ad alto valore biologico e tanto calcio,nutrienti fondamentali per la formazione di una buona massa ossea e muscolare;
  • vitamine del gruppo B, che intervengono sul metabolismo di zuccheri e proteine. In particolare la vitamina B12 favorisce il buon funzionamento del sistema nervoso;
  • zinco, selenio e tanti altri importanti minerali, utili per guadagnare salute.

In generale, è assolutamente consigliato dare ai vostri bambini che fanno sport prodotti semplici, freschi di stagione, alimenti garantiti e sicuri, privilegiare le preparazioni fatte in casa, e limitare o possibilmente eliminare merendine industriali e snack confezionati, che spesso hanno un alto contenuto di grassi e zuccheri.

psicologia dello sport: aumentare l’autostima nei bambini

Lo sport nei bambini contribuisce all’equilibrio psico-fisico, ed è fondamentale non solo per prevenire malattie cardiovascolari e tenere sotto controllo il peso, ma anche per ridurre l’aggressività. È una vera e propria valvola di sfogo naturale che funge da regolatore dell’emotività e delle energie negative in eccesso. Altri aspetti fondamentali dello sport nel bambino sono il suo ruolo nel favorire la socializzazione e il rispetto delle regole. In definitiva, l’attività sportiva avvia ai principi fondamentali per lo sviluppo emotivo e psicologico del bambino, quali collaborazione, spirito d’appartenenza al gruppo, armonia e giocosità.

Durante lo sport il bambino si adatterà alle regole, assorbendo gli atteggiamenti fondamentali per la convivenza civile, come accettare le critiche, obbedire agli ordini e imparare a perdere.

La pratica di uno sport offre al bambino l’opportunità di conoscersi ed esprimersi, di ottenere successi personali, conquistare abilità, di interagire con bambini e adulti, divertirsi, e mantenere un buono stato di salute.

È molto importante seguire il bambino nella scelta di un’attività fisica che sia al tempo stesso completa e congeniale alle sue attitudini per evitare frustrazioni e che abbandoni la disciplina, per fargli vivere un’esperienza di sport che lo induca a dedicarsi per tutta la vita ad una sana attività fisica.

Un errore molto comune tra i genitori più esigenti è imporre ansie di successo che tolgono al figlio il piacere di praticare l’attività scelta.

Incoraggiare i più piccoli a creare propri giochi con proprie regole, provando ruoli diversi (allenatore, giudice di gara, arbitro, giocatore), servirà a sperimentare empatia e li stimolerà a riflettere sui diversi punti di vista, fortificando in questo modo la coscienza di sé e degli altri.

Il concetto di competitività dovrà interessare la voglia e il piacere di migliorarsi e misurarsi con i compagni e non lo scopo finale della vittoria fine a se stessa, in modo da far apprendere al bambino la funzione sociale dello sport attraverso il divertimento.

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