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Secondo quanto indicato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’American Psychiatric Association DSM-IV, 1995 e DSM-IV-TR (American Psychiatric Association, APA, 2000) i disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie che portano chi ne è affetto a sviluppare una forma di ossessione per il cibo, il peso e l’immagine corporea.
I comportamenti tipici più diffusi tra chi soffre di un Disturbo delComportamento Alimentare sono: digiuno, restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (l’ingestione una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto e assunzione impropria di lassativi e/o diuretici per eliminare rapidamente la quantità di cibo ingerita, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso.
Dal punto di vista clinico, questo tipo di disturbi compromette seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e può portare alla morte del paziente nei casi più estremi.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) si suddividono principalmente in quattro gruppi:
- anoressia nervosa
- bulimia nervosa
- binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata)
- altre forme: disturbi sottosoglia, forme ibride ed EDNOS (disturbi alimentari non altrimenti specificati o disturbi del comportamento alimentare-NAS)
cause dei disturbi del comportamento alimentare
Le cause dei disturbi del comportamento alimentare non sono ancora ben definite e di sicuramente non si possono considerare oggettive e univoche: sono piuttosto multifattoriali, comprendenti cioè tanto fattori psicologici che biologici. I soggetti principalmente affetti da DCA sono donne di età compresa tra i 12 e i 22 anni, con una prevalenza dell’anoressia nervosa pari allo 0,2-0,8% e della bulimia nervosa pari all’1-5%. Gli uomini rappresentano circa il 5- 10% dei casi di anoressia nervosa, il 10- 15% dei casi di bulimia e 30-40% dei casi di BED. Il 5-8% della popolazione totale sarebbe infine affetto dagli EDNOS, che mediamente insorgono intorno ai 17 anni.
Alcuni studi ipotizzano un aumento dei DCA (in particolare bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata) negli ultimi due decenni, ma mancano prove sufficienti, in particolare studi prospettici, per confermare tale ipotesi.
trattamento
Per il successo del trattamento dei disturbi del comportamento alimentare sono fondamentali la diagnosi precoce e un trattamento tempestivo affidato ad un’équipe di specialisti, comprendente medici, psichiatri, psicologi e nutrizionisti.
Per la cura dei disturbi dell’alimentazione sono oggi proponibili cinque livelli di intervento di crescente intensità:
- intervento di un medico generale o pediatra di libera scelta;
- terapia ambulatoriale specialistica;
- terapia ambulatoriale intensiva o centro diurno;
- riabilitazione intensiva semiresidenziale o residenziale;
- ricovero ordinario.
La maggior parte dei pazienti dovrebbe cominciare il percorso terapeutico al livello meno intensivo di cura e accedere progressivamente ai trattamenti più intensivi in caso di mancato miglioramento.
In ogni caso, come spesso succede, l’informazione e la prevenzione sono le migliori cure: i programmi di prevenzione che hanno ottenuto i migliori risultati sono quelli scolastici attuati in ragazze di età maggiore di 15 anni, svolti utilizzando incontri multipli, in piccoli gruppi, condotti da professionisti e focalizzati sull’accettazione del corpo.
È essenziale promuovere la diagnosi precoce di questi disturbi, attraverso la sensibilizzazione dei medici generalisti e dei pediatri, la creazione di sportelli di consulenza e la sensibilizzazione di pazienti, famiglie e insegnanti.
Sarebbe inoltre auspicabile la promozione di interventi preventivi nelle aree a rischio elevato, come i settori dello sport, della moda e della danza.
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