Trattamenti contro la cellulite: vacuum, radiofrequenza, mesoterapia

Il desiderio di molte donne di avere gambe perfette non sempre si traduce in realtà: cellulite, ritenzione idrica, smagliature e gonfiori sono comunemente diffusi, ma sono tra gli inestetismi che creano maggior disagio, soprattutto nei mesi più caldi.

Prevenire e curare la cellulite

La cellulite nello specifico è una vera e propria patologia cronica che non può essere veramente eliminata, ma solo prevenuta e curata: viene causata non dall’accumulo di adipe (tant’è vero che colpisce anche donne magre) quanto dalla produzione di estrogeni, coinvolgendo quindi tutto il periodo che va dallo sviluppo alla menopausa. Irregolarità circolatorie, poi, possono peggiorare la situazione.
Il mercato è pieno di creme, scrub e impacchi drenanti e snellenti, ma nei casi più gravi può essere utile rivolgersi ad uno specialista per effettuare un trattamento più mirato. Ovviamente questi trattamenti non sono miracolosi, hanno bisogno di tempo per agire e i risultati devono essere mantenuti sottoponendosi ad un paio di sedute all’anno. Solo con la cellfina, un’operazione a metà tra chirurgia e medicina estetica in cui si tagliano con un ago i setti fibrosi per far riadagiare i tessuti, utilizzata nei casi più gravi, si può parlare di risultati definitivi, che però vanno mantenuti con una cura costante. L’intervento si svolge in day hospital e ha una degenza di circa un mese.
Soluzioni alternative sono il vacuum associato alla radiofrequenza, che attraverso la creazione di un sottovuoto permette il drenaggio linfatico e venoso e il rassodamento della cute, consigliato negli stadi iniziali del problema, la carbossiterapia, un trattamento a base di anidride carbonica per favorire la riossigenazione dei tessuti e la riattivazione del microcircolo, e la mesoterapia, un’iniziezione di un cocktail di farmaci in grado di curare l’infiammazione che porta all’alterazione vascolare.
Questi trattamenti vanno effettuati soltanto in ambulatorio e da specialisti qualificati. Un’alternativa più soft sono i massaggi drenanti e la pratica di esercizio fisico, in particolare il nuoto.

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