SCFA e fermentazione: ecco perché questo acido grasso ha attirato l’attenzione dei ricercatori

La relazione tra i carboidrati complessi e la produzione di butirrato da parte della flora intestinale ha attirato l’attenzione dei ricercatori perché questo acido grasso a catena corta si è rivelato essere un ottimo carburante per le cellule epiteliali del colon e, in alcune circostanze, sembrerebbe inibire la crescita di cellule tumorali.

SCFA e fermentazione: cosa comporta la produzione di acidi grassi a catena corta?

L’interesse nella fermentazione a livello del colon del butirrato è aumentato a partire dagli studi (Candido et al. 1978, Kim et al. 1980, McIntyre et al. 1993, Whitehead et al. 1986) sul suo effetto antitumorale che indicano una possibile connessione tra la fermentazione delle fibre alimentari e degli amidi resistenti e la prevenzione del cancro all’intestino crasso. Per questo motivo, una strategia dietetica che favorisca la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) potrebbe aiutare a comprendere a fondo i benefici degli acidi grassi stessi sulla fisiologia dell’intestino.

Secondo alcuni studi gli amidi sarebbero il miglior substrato per la produzione di butirrato, ed i prodotti finali della fermentazione batterica sarebbero maggiormente influenzati dalle fonti di carboidrati e nitrogeno e dalla velocità con cui i carboidrati si rendono disponibili ai batteri, mentre altri studi suggeriscono che siano le proteine e la loro differente digeribilità ad avere un’influenza preminente sulla fermentazione.

SCFA e fermentazione: le proteine del riso sono più efficaci di quelle della soia.

Alcuni specifici studi hanno riscontrato differenze nella maggior presenza di butirrato e nella minor presenza di succinato tra cavie nutrite con proteine del riso e altre nutrite con proteine della soia, che modificano in modo diverso il metabolismo batterico e il pH dell’intestino cieco. Parrebbe inoltre che le proteine del riso siano più efficaci di quelle della soia per via del loro maggior contenuto di metionina, una sostanza che rallenta i tempi di digestione duplicando la produzione di butirrato.
Questi risultati possono avere un impatto anche sulla salute umana, per quanto studi di accertamento debbano ancora essere effettuati e i processi alla base della fermentazione siano pesantemente influenzati anche dagli altri cibi presenti nella dieta.

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