La Carta dei Diritti e Doveri della Persona affetta da Obesità: tutto quello che devi sapere!

La Carta dei Diritti e Doveri della Persona affetta da Obesità è stata sottoscritta l’8/10/2019 presso la Camera dei Deputati da IO-NET( Italian Obesity Network) e dalle Società Scientifiche, dalle Associazioni di Pazienti e da Cittadinanza, le Fondazioni e le CRS attive nella lotta all’Obesità. Essa trae spunto da:

  • dichiarazione universale dei diritti umani
  • costituzione italiana
  • carta europea dei diritti del malato
  • risultati dello studio ACTION-IO
  • roadmap elaborata da OPEN Italia
  • raccomandazioni della Obesity Federation nella lotta allo stigma e alla discriminazione della persona con obesità.

La finalità di questo lavoro è stata di tradurre i principi generali in diritti concreti per tutelare e garantire le persone con obesità.

Carta dei Diritti e Doveri della Persona affetta da Obesità: analizziamola insieme

Come ormai ribadito in più occasioni, l’obesità è una patologia potenzialmente mortale che riduce l’aspettativa di vita di 10 anni, è causa di disagio sociale e spesso, tra i bambini e gli adolescenti favorisce episodi di bullismo; ha gravi conseguenze a livello di salute, economico, sociale per la persona con obesità .

Lo stigma sociale e mediatico sull’obesità spesso condiziona la vita delle persone che ne sono affette :essa dà un’ immagine imprecisa e negativa della malattia, facendo riferimento soltanto agli aspetti negativi dei comportamenti e degli atteggiamenti soltanto a causa del loro peso.

  • Art. 1 DIRITTI DELLA PERSONA CON OBESITÀ
    I diritti della persona con obesità sono gli stessi diritti umani e sociali delle persona e senza obesità. I diritti comprendono la parità di accesso all’informazione, all’educazione terapeutica, al trattamento dell’obesità alla diagnosi e cura delle complicanze. Il sistema sanitario deve garantire alla persona con obesità l’uso di metodi diagnostici, assistenziali e terapeutici appropriati, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il diritto delle persone con obesità deve essere considerato l’obiettivo primario delle azioni di governo a livello nazionale e regionale, considerando l’obesità una malattia.
  • Art. 2 RESPONSABILITÀ E DOVERI DELLA PERSONA CON OBESITÀ E DEI SUOI FAMILIARI
    La persona con obesità e i familiari non sono sempre al corrente del percorso assistenziale degli obiettivi del trattamento farmacologico e nutrizionale a lungo termine, come definiti dalle attuali linee guida terapeutiche. La persona con obesità e i familiari devono ricevere una corretta informazione sulle conseguenze derivanti dall’obesità sui fattori di rischio per lo sviluppo di complicanze, affinché siano consapevoli e responsabili dell’importanza di condurre uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta in linea con le proprie possibilità e i propri bisogni. (Deve essere garantita da parte degli operatori sanitari una completa e adeguata informazione e raccomandato uno schema di cura personalizzato da seguire costantemente, chiedendo alle persone con obesità di adempiere al dovere si rispettare la terapia prescritta e le indicazioni sullo stile di vita per il perseguimento dell’obiettivo prefissato).
  • Art. 3 EDUCAZIONE E FORMAZIONE CONTINUA DELLA PERSONA CON OBESITÀ
    L’educazione e la formazione continua della persona con obesità, dei familiari del contesto socio relazionale sono uno strumento indispensabile per il successo terapeutico, per prevenire riconoscere eventuali complicanze e per raggiungere una piena autonomia nella gestione quotidiana della propria condizione. È importante riconoscere alla terapia educazionale un ruolo centrale prevedendo corsi strutturati. (La formazione deve riguardare anche gli operatori sanitari , insieme alle associazioni di volontariato, preposti all’educazione alimentare e socio sanitaria delle persone con obesità; Informare gli interessati sulle scelte terapeutiche messe in atto per una maggiore semplificazione della gestione nella quotidianità).
  • Art. 4 DIALOGO MEDICO- PERSONA CON OBESITÀ
    Per realizzare un efficace gestione dell’obesità è indispensabile che il medico curante il gruppo multidisciplinare di riferimento conoscano non solo gli aspetti biomedici ma anche quelli psicologici, relazionali e sociali della persona, le sue percezioni, le sue aspettative, i suoi bisogni, gli ostacoli; è indispensabile che essi integrino tali elementi nel piano assistenziale. Allo stesso modo deve essere garantito alla persona con obesità un contesto nel quale esprimere le proprie opinioni riferire la propria condizione. (Il medico stabilisca un rapporto di cooperazione con il paziente affetto da obesità ed i suoi familiari attraverso il dialogo e monitorando regolarmente lo stato di salute del paziente, anche attraverso i sistemi telematici).
  • Art.5 GESTIONE DELL’OBESITÀ
    La persona con obesità deve essere consapevole che la sua una condizione cronica, che può presentare sintomi di gravità variabile, deve essere messa in grado di gestire correttamente la propria cura. Una corretta gestione della propria condizione permette una vita scolastica, lavorativa, affettiva, sportiva e relazionale come quella della persona senza obesità. (Gli operatori sanitari hanno il compito di far conoscere alle persone con obesità e alle loro famiglie nuovi ed appropriati protocolli clinici e terapeutici finalizzati al miglioramento della qualità di vita includendo eventualmente terapie psicologiche, farmacologiche o chirurgiche)
  • Art.6 PREVENZIONE DELL’OBESITÀ
    Vi sono efficaci misure preventive che possono essere attuate nei confronti della popolazione generale per ridurre l’impatto dell’obesità, comprendendone le enormi conseguenze personali e sociali. Le istituzioni devono validamente collaborare con le associazioni di volontariato delle persone con obesità e loro familiari, le società scientifiche e le organizzazioni civiche per ridurre la comparsa dell’obesità nelle persone a rischio. Attività di comunicazione sistematiche e continuative volte a favorire la prevenzione e la diagnosi precoce, possono consentire il trattamento tempestivo dell’obesità e la riduzione di tutte le sue conseguenze. (Dare informazioni corrette sull’alimentazione e sull’obesità nelle scuole, nei centri per gli anziani, nelle associazioni sportive portando a conoscenza che un corretto stile di vita riduce la comparsa dell’obesità anche nelle persone predisposte).
  • Art. 7 IMPEGNO NELLA RICERCA
    Investire nella ricerca, da parte di università, aziende sanitarie, industria, enti pubblici e società scientifiche, rappresenta una priorità per la comprensione, la prevenzione e la gestione dell’obesità. Importante che la ricerca sia coordinata così da evitare inutili duplicazioni di sforzi economici, risponda alle reali necessità delle persone con obesità ser indirizzata anche al campo dell’epidemiologia, dell’educazione e dell’innovazione tecnologica e farmacologica. Grazie ai progressi delle conoscenze sull’obesità e sul suo trattamento si potrà migliorare la qualità della vita prevenire l’insorgenza delle complicanze, ridurre i ricoveri ospedalieri e conseguentemente I costi sanitari dovuti a questa condizione ad alto impatto economico e sociale. (Aumentare le risorse destinate alla ricerca sulla malattia e al miglioramento della qualità di vita delle persone con obesità. Attraverso una migliore comunicazione fra enti di ricerca e persone con obesità si potranno veramente comprendere le loro reali necessità per poter finalizzare al meglio la ricerca).
  • Art. 8 ASSOCIAZIONISMO RESPONSABILE
    L’associazionismo volontario no profit nel campo dell’obesità è condizione indispensabile per il raggiungimento dei diritti e doveri della persona con obesità. L’ottenimento dei risultati legislativi e regolatori, a livello nazionale e locale, appare condizione qualificante dell’azione delle associazioni impegnate a promuovere l’obesità quale priorità su cui agire. Appare altrettanto insostituibile il ruolo di collegamento esercitato dalle associazioni tra il sistema sanitario, le persone con obesità, le persone con obesità, i familiari e la società.
  • Art.9 OBESITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA
    Il bambino e l’adolescente con obesità rappresentano un problema di assoluta priorità in tutte le politiche sanitarie e sociali, senza alcuna distinzione di sesso, etnia, religione condizione sociale. È doveroso prendersi cura del bambino e dell’adolescente con obesità, prestando particolare attenzione all’informazione in ambito scolastico e familiare in momenti delicati come l’inserimento scolastico, sportivo e sociale. (Prevedere formazione e informazione sui rischi dell’obesità insieme alle famiglie, la scuola e i pediatri. La diagnosi precoce e la scelta dell’iter appropriato per il tipo di obesità danno maggiore garanzia dell’adozione di uno stile di vita più salutare).
  • Art.10 LOTTA ALLO STIGMA
    Lo stigma sull’obesità, ovvero la disapprovazione sociale, è una delle cause che, attraverso stereotipi, linguaggi e immagini inadatte, finiscono per ritrarre l’obesità il modo impreciso e negativo, condizionando la vita delle persone offese e generando fenomeni di bullismo e discriminazione. (Attivare metodi di protezione delle persone con obesità in tutte le realtà lavorative, scolastiche e sociali per prevenire forme di bullismo e discriminazioni. Adottare il termine “persone con obesità” anziché “persone obese” considerandola come individuo. Evitare nella comunicazione mediatica che definiscano negativamente le persone con obesità).
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