Curcuma antinfiammatoria
La curcuma è una spezia molto usata nella cucina orientale, ricca di virtù antiossidanti e antinfiammatorie, grazie al suo contenuto in curcumina.
Questa molecola, secondo diversi studi in vitro, sarebbe infatti in grado di:
- inibire la formazione dei radicali liberi dell’ossigeno
- avere un effetto diretto sulla ciclo-ossigenasi di tipo 2
- avere un effetto diretto sulle vie dipendenti dal fattore di trascrizione NF-kB
- sopprimere la formazione di prostanoidi, Tnf-α e interleukina-6, i maggiori responsabili del processo infiammatorio
- inibire la produzione di mediatori dell’infiammazione tramite interazioni di vie di segnale (Jak-Stat)
L’utilizzo clinico della curcuma è però ancora limitato per via dell’eterogeneità dei soggetti sottoposti agli studi, per il suo effetto dose-dipendente e per via della sua ridotta biodisponibilità, che però alcune ricerche stanno cercando di migliorare. Una volta ottenuti risultati organici la curcuma potrà essere utilizzata a livello clinico per ridurre i casi di recidive di malattie croniche, soprattutto a carico dell’intestino, e il dolore in pazienti con osteoartrosi.
La curcuma antinfiammatoria e gli studi in corso.
Sono in corso studi per un’eventuale applicazione della curcuma nel trattamento di artrite reumatoide, aterosclerosi, insufficienza renale cronica, asma bronchiale, bronchioliti e diabete mellito di tipo II.