Carnitina

La carnitina è un derivato aminoacido che svolge la sua funzione primaria nel metabolismo dei grassi, viene sintetizzata dall’organismo principalmente nel fegato e nei reni grazie all’azione della lisina e mietonina (aminoacidi essenziali) e alla presenza di vitamina C, B6 e ferro.

Nelle carni rosse e bianche, nel latte e nei prodotti caseari troviamo la maggiore concentrazione di carnitina che viene assorbito dal corpo nella misura del 70% circa, per questo motivo i vegani e vegetariani dovrebbero assumerla in forma sintetica anche se la sua biodisponibiltà si riduce al 14%.

Carnitina: elemento indispensabile per la produzione di energia

La carnitina è un elemento indispensabile per la produzione di energia in quanto consente il transito degli acidi grassi a catena lunga dal citoplasma cellulare ai mitocondri, dove, con la loro ossidazione, generano energia in forma ATP. Più c’è disponibilità di carnitina, meno accumulo di acidi grassi (tossici) ci sarà nel citoplasma; essa interviene anche nel metabolismo degli zuccheri, dei protidi, dei chetoni e degli aminoacidi a catena ramificata.

Un’altra importante attività della carnitina è quella di ridurre lo stress ossidativo e bloccare la morte programmata delle cellule. La carnitina, infatti, ha anche un’azione neuroprotettiva in quanto difende dall’intossicazione di neurotossine, stimola la sintesi dei fosfolipidi di membrana, agevola la riparazione delle cellule neuronali e potenzia la produzione di acetilcolina.

Quando è necessaria la supplementazione di carnitina?

La supplementazione di carnitina è consigliata in caso di carenza della stessa, nelle cardiopatie, nella claudicatio intermittens, nella disfunzione erettile, e per migliorare le performances atletiche.

  • Carenza di carnitina: gli indizi per la sua identificazione sono ipoglicemia, cardiomiopatia, astenia muscolare e crampi muscolari, questo perché un basso livello di LC implica una alterazione nella produzione di energia.
  • Cardiopatie: grazie all’azione di potenziamento della contrattilità del cuore la carnitina viene utilizzata soprattutto nella cardiopatia ischemica, in quella dilatativa e dopo un infarto.
  • Claudicatio intermittens: molti studi hanno provato che la somministrazione prolungata di composti a base di carnitina coadiuva significativamente le normali funzioni del muscolo interessato.
  • Performance atletiche: la L-carnitina è utilizzata come integratore alimentare dagli sportivi impegnati in performance che richiedano resistenza, essa migliora il recupero dopo un periodo di intensa attività fisica riducendo anche l’acido lattico.

Ci sono ancora studi in corso per le possibili indicazioni all’impiego della carnitina, tra queste ci sono:

  • La malattia di Peyronie
  • Il diabete mellito ( nel diabete di tipo 2 riduce l’insulinoresistenza)
  • La malattia di Alzheimer (nei casi di lieve entità)
  • L’alcolismo (riduce il desiderio di bere)
  • Nelle diete strettamente vegane

Esistono effetti collaterali nell’uso di carnitina?

Gli effetti collaterali nell’uso della carnitina si hanno solo nel suo consumo ad alte dosi e riguardano la tollerabilità a livello gastrointestinale. Evitarne l’assunzione nei casi di ipotiroidismo e epilessia.

La posologia varia a seconda della motivazione per cui viene usata: normalmente la dose giornaliera è di 500 mg circa al giorno.

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